mercoledì 21 ottobre 2009

Disturbo?


Come spesso accade, capita durante l'arco della giornata di essere vittime di domande retoriche. Ce n'é una in particolar modo che a fatica riesco a digerire. E' quella che riguarda il "disturbo?" posto con tono cordiale e labbra all'insù.

Sei comodamente seduto sul divano, in un pomeriggio domenicale di pieno relax, con in sottofondo il rombo dei motori del Gran Premio e le palpebre socchiuse a livello saracinesca d'esercizio commerciale delle 19.30, quando suona il campanello. Dall'altro lato del citofono una voce squillante dopo previo disturbo?, ti chiede se gli puoi aprire il portone d'entrata perché non riesce a comunicare con l'anziana zia dell'ultimo piano causa problemi d'udito della medesima che non sente i continui tentativi fatti al suo campanello.

Oppure nel pieno clou della preparazione della cena, con pasta da calare, soffritto in padella, tavola da imbandire e prole in escandescenza che reclama, quando squilla il telefono. Con un accento poco comprensibile, un chiacchierio di fondo che fa pensare che chiami direttamente dal Central Park di New York durante il concerto di Simon & Garfunkel, anche in questo caso dopo aver esordito con disturbo?, ti propone l'ennesimo abbonamento alla linea Internet, senza canoni, senza costi fissi, senza tutto.

Ma il massimo viene raggiunto quando sei lì, in quello che per Fonzie era il suo ufficio privato e da dove ne usciva con il sorriso sulle labbra e il pollice in alto. E' proprio lì nel tuo luogo più intimo, dove i tuoi pensieri vagano e i tuoi bisogni vengono espletati, che in quel preciso istante ti suona il cellulare. Per interrompere la canzone in crescendo dei Pooh da qualche giorno sbadatamente messa come suoneria, prendi il telefono. Il numero è sconosciuto, ma l'agonia è eccessiva, rispondi. E' il tuo carissimo amico di scuola che da più di vent'anni non vedi, ma che la "fortuna" e la forza di Facebook ti ha permesso di ritrovare la settimana scorsa online e tu hai avuto la "buona" idea di dargli il numero del telefonino. Anche in questo caso dopo il fatidico disturbo?, ti pone la domanda che da una vita aspettavi "stiamo organizzando la pizza con i vecchi compagni delle superiori, sei dei nostri vero?".

La prima risposta sarebbe un invito a raggiungerti. Chiudi la telefonata e spegni il cellulare. Puoi sempre dar colpa alla batteria scarica, richiamandolo domani mattina verso le sette.

Disturbo?

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Le peggiori telefonate restano quelle della sera quando hai la cena sul fuoco i bimbi che urlano e ti senti dire ... buonasera !!! ..... by Adè

Anonimo ha detto...

Di solito i call center non chiedono mai "disturbo?"...
Approposito organizziamo una pizzetta con i vecchi compagni di scuola?

by ;) m :) a )r()k)(u ^;^s

Unknown ha detto...

E dire che quando telefono a qualcuno, per rispetto e zelo, chiedo sempre se disturbo..!
Betta, ho bisogno dell'antidoto!!! Come farò a cambiare abitudini, ora?!?
;-)