In particolar modo mi sono posto questa domanda: che cos'è che mi crea dipendenza?
Tralasciando le sostanze stupefacenti, delle quali fortunatamente non faccio uso, e cogliendo il lato ironico della questione, ho provato a stilare un breve elenco.
La cioccolata. Sì è proprio in quel frangente dove il pasto è apparentemente terminato che ci si dovrebbe alzare per iniziare una sana digestione che, imbocco la direzione precisa dell'armadietto in alto a sinistra, dove tra la confezione di zucchero aperta e quella delle tisane perfettamente sigillata, prendo la stecca di cioccolato e con un solenne gesto d'amore ne stacco la prima fila disponibile composta da quattro quadretti. Che delizia.
Il pane. Rimanendo per un momento in cucina e facendo un passo indietro, ecco la profumata pagnottella davanti al piatto di pasta fumante. Non è intera. Un pezzo non ho resistito ed è stato inghiottito ancor prima che l'acqua bollisse. Quello che rimane di essa, sarà affogato nel sugo di pomodoro che i fusilli non sono stati in grado di trattenere e che il candido piatto non vuole conservare.
La radio. Quella che se non è accesa mi sembra di vivere in un film muto. Quella che se per forza maggiore rimane spenta viene, a scapito dei presenti, sostituita dal fischiettio o ancor peggio, dai canti improvvisati dove i testi originali vengono stravolti da frasi dal dubbioso senso compiuto.
Il libro. Quel libro che può rimanere anche settimane chiuso a pagina trentadue, ma che ho la certezza di sapere lì, nel luogo più consono alla sua lettura. Quel libro spesso maltrattato, ma che è un mio fedele compagno di viaggio e riesce ad allietare le mie curiosità e fantasie.
L'ultimo numero di Wired. Spesso fa a botte con il libro. Entrambi vorrebbero essere sfogliati contemporaneamente e con la medesima attenzione. Ma lui sa che il suo lettore troverà il momento più opportuno per entrare in confidenza con lui. Per fortuna è un mensile e ho trenta giorni a disposizione.
Il mercoledì di coppa. Questo più che al presente, è una dipendenza ad un epopea che non c'è più. Ad un nostalgico ricordo. Quando il mercoledì era sinonimo di Coppa dei Campioni, di sfide all'ultimo sangue, eliminazioni dirette, un'andata e un ritorno. I telecronisti erano nomi come Bruno Pizzul e Nando Martellini, ma soprattutto non c'era il commento tecnico di qualche ex giocatore.
E voi quali sono le vostre dipendenze?
8 commenti:
quasi quasi direi...la lettura del tuo blog!!! by Adè
Penso proprio che la dipendenza da Computer sia la mia malattia incurabile... Un grosso saluto a tutti voi!
Andrew
I giochi,gli abbracci e le coccole con la mia piccola-grande GaiaLucia.
La musica
La cucina
Elena
Credo che tu non abbia citato i figli in quanto 'parte essenziale' della tua vita.
Per questo anch'io non dirò che dipendo dai loro sguardi, dal contatto con loro, dal loro 'esistere'.
Se proprio devo citare una dipendenza direi: la colazione della mattina.
la cioccolata.
e per quanto riguarda il pane... potri farti(vi) un attentato.
Baci al bel quartetto.
alla prossima
Escludendo gli affetti, direi anch'io come andrew il PC.
ciao marrrrr........etchiu superinfluenzato
Io dipendenze ? Figurati! Tranne una LEGGERA forma di schiavitù per qualche dolcetto, tutto il resto è sotto controllo...by sister
Una dipendenza che spero arrivi presto ai tuoi simpatici lettori è di seguire il tuo nuovo libro... Grazie e complimenti Betta per le emozioni che mi hai trasmesso. Hai saputo far emergere con semplicità la bellezza e la purezza del vero amore! A te Anna voglio dire invece che hai la fortuna di avere accanto un uomo con una sincerità e profondità d'amore elevatissima e disarmante.Cogline sempre la vera essenza e non temere mai nulla...Auguri di cuore Barnaba e Anna!!! Una protagonista Monica
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