mercoledì 19 maggio 2010

Il Territorio di Steve Bisson - Parte seconda

Logo di "naturae", la mostra che Steve Bisson sta organizzando e che rappresenterà il primo salto nell'offline per il progetto Urbanautica


Vai alla prima parte


ILBETTA: “Veniamo ai tuoi progetti ora. Partiamo con Urbanautica. In due parole in cosa consiste?”

Steve: “è un modo per educare lo sguardo attraverso la lettura della fotografia.


ILBETTA: “Qual è stato l’elemento chiave per il successo di Urbanautica?”

Steve: “La rete, perchè offre la possibilità di esprimere il proprio talento. Poi viene la selezione dei contenuti che sarà sempre più indispensabile nel futuro per riuscire a convincere e quindi emergere.


ILBETTA: “Quindi in un certo qual senso, mi stai dicendo che sei andato controcorrente alle tendenze dei social network, puntando su meno contenuti, ma con un maggior tasso qualitativo. Quali sono i parametri di selezione per un contributo inviato ad Urbanautica, visto che la qualità è sempre un indice piuttosto soggettivo da gestire?”

Steve: “Non ricerchiamo fotografie ma progetti che abbiano qualcosa di non banale da dire. Anche la fotografia poi ha la sua grammatica e va rispettata.


ILBETTA: “Con che spirito gli utenti si avvicinano ad Urbanautica?”

Steve: “Ciascuno a modo proprio direi…


ILBETTA: “I Paesi nei quali ha trovato maggiore riscontro in termini numerici Urbanautica quali sono?”

Steve: “Ci visitano da 106 Paesi nel mondo. Stati Uniti e Nord Europa i più frequenti. I paesi emergenti Brasile, Russia e Cina. L’Italia naturalmente.


ILBETTA: “Questo è un progetto che parte dal web, ma che a breve farà un salto nell’offline attraverso una serie di mostre. Ci sarà un’anteprima? Come verranno articolati questi eventi?”

Steve: “Sì, stiamo curando una mostra internazionale. Sarà un percorso itinerante con un’anteprima al Festival di Savignano, rassegna di spicco per la fotografia contemporanea in Italia.


ILBETTA: “E il futuro di Urbanautica quale sarà?”

Steve: “Il mio prossimo sogno è editare delle monografie in serie numerata.


Le parole con le quali Steve si esprime, fanno intravedere un’anima poetica e sognante che sembra lasciare poco spazio alla sua formazione tecnica ed aziendale. Allo stesso tempo però si respira concretezza e operatività che permettono immediatamente di capire che i suoi progetti sono certamente originali, ma ben ancorati ad una visione di solido sviluppo.


Domani la terza ed ultima parte dell'intervista

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Buoni propositi e varie iniziative per il nostro territorio... complimenti e buon proseguimento Steve! ciao