martedì 8 giugno 2010

La visione paesaggistica di Silvia - Parte prima

Girasoli nel paesaggio - acrilico su tela - 80x80 - Silvia Martignago (2009)


Oggi faremo un viaggio. Nei colori, nella luce e nelle emozioni.

Oggi visiteremo dei mondi astratti, ma forse più reali di quanto si possa immaginare.

Oggi cercheremo di capire quanto sia importante esprimere pienamente se stessi.

Tutto questo sarà un cammino in serenità. Riflessivo. Come una lenta, ma intensa passeggiata in un parco imperversato dalle pulsanti sfumature di tono, di una rigogliosa primavera.

In questo viaggio non saremo soli, ma avremo il piacere di essere guidati da una splendida creatura, che attraverso la sua visione paesaggistica ci permetterà di ascoltare cosa dice il nostro cuore.

Questa nostra speciale accompagnatrice si chiama Silvia Martignago ed è pittrice. Sottolineo fin da subito questo “è”, perché non devono esserci dubbi o incertezze. Silvia “fa” anche qualcos’altro per mantenere e sviluppare questa sua passione, ma Silvia è pittrice.

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Raggiungo Silvia al telefono durante la sua pausa pranzo. E’ lunedì, giorno un po’ particolare per intrattenere una persona al telefono e chiederle di parlare di sé, ma bastano le prime parole di Silvia per togliermi qualsiasi dubbio per un possibile fastidio.

Il sottofondo è un po’ disturbato dal brusio e le grida di bambini. Forse Silvia si è fermata davanti l’uscita di una scuola per rispondermi al telefono. Ma anche questo chiacchiericcio non previsto, mette un’ulteriore allegria alla nostra conversazione.


ILBETTA: “Silvia praticamente i nostri destini professionali si sono incrociati. Era l’inizio del 2004 quando io arrivavo nell’azienda che ci ha ospitati entrambi, mentre tu la lasciavi. Non ci sono state molte occasioni d’incontro da allora, eppure ho la sensazione di conoscerti molto di più di quanto le occasioni abbiano permesso di fare. Come mai secondo te?”

Silvia: “2004... che anno!!! Già, ci siamo incrociati, ma vedi poi, le nostre passioni ci hanno fatto avvicinare… grazie anche all’azienda in cui lavoravamo... mi è rimasta nel cuore! anche perché ho conosciuto delle persone meravigliose, che ora sono le mie più care amiche”.


ILBETTA: “Allora veniamo a te. Sono andato a vedermi parte dei tuoi lavori e tralasciando tecniche e quant’altro, la cosa che mi ha subito colpito è l’utilizzo del colore che fai. Cosa rappresenta tutta questa vitalità di sfumature?”

Silvia: “Rappresenta il mio modo di essere; più che all’oggetto in sé, i colori devono emozionarmi e soprattutto devono essere in armonia tra di loro, devono colpire l’osservatore".


ILBETTA: “Nei tuoi quadri vengono rappresentati dei paesaggi. Hai bisogno di vederli realmente prima di reinterpretarli o possono essere anche solo paesaggi frutto della tua fantasia?”

Silvia: “No, non invento nulla, ho una parte di me molto attaccata alla terra, al senso pratico, anche se a volte non sembra, quindi ogni quadro, anche se poi rivisto con le mie tecniche di pittura, è frutto di un immagine vera, di paesaggi visti, fotografati e soprattutto vissuti, attraverso i viaggi".


ILBETTA: “Cosa rappresenta per te la pittura?”

Silvia: “Una passione vera ed un modo per poter essere me stessa


ILBETTA: “E’ per questo che i tuoi quadri trasmettono gioia, entusiasmo, voglia di assaporare pienamente la vita?”

Silvia: "Sì, rappresentano questo, devono assolutamente portare gioia ed allegria; la vita di oggi ci rende frenetici e tendiamo a fare tutto in velocità, anche il saluto si fa ormai via sms... quindi, almeno quando dipingo, mi fermo da tutto ed immagino di essere dentro il mio quadro e mi rilasso”.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' vero, i quadri di Silvia trasmettono gioia, voglia di vivere e passione. Atti

Anonimo ha detto...

E'bellissima questa visione della pittura. Sembra molto animata dal cuore di Silvia e i colori così intensi in questo modo creano lo sfondo ai suoi pensieri e sentimenti...Complimenti mi sembra sulla strada giusta per trasmettere forti sensazioni!!!ciao sister