mercoledì 7 luglio 2010

La giornata della verità

Stavo valutando l'ipotesi di indire una nuova giornata "dedicata a".

Nonostante il calendario sia fittissimo tra raccolte fondi, ricorrenze, iniziative di sensibilizzazione e quant'altro, ritengo possibile e auspicabile indire la giornata dedicata alla verità.

Lo spunto è preso da un gioco, quello della verità appunto. Dove di fronte a delle domande è necessario rispondere senza mentire. In cosa consisterebbe questa giornata è sintettizzabile in poche parole: dire e fare quello che realmente si vuole.
Gli effetti propedeutici dell'iniziativa sarebbero notevoli. Basta pensare a cosa succederebbe se si avesse la possibilità di mandare a quel paese il vicino antipatico, invece di riproporre il solito sorriso accompagnato da un buongiorno. Dire al proprio capo che l'ultimo ordine che vi ha fatto eseguire non solo era inutile, ma pure controproducente per l'azienda stessa, invece di scattare all'opera con un sì signore. Starsene a casa a cincischiare sul divano in pigiama invece di dover prepararsi per raggiungere gli amici al pub per farli contenti.

Naturalmente sarebbe possibile pure invitare a cena senza arrossire la cassiera dell'ipermercato sotto casa. Porgere le proprie congratulazioni al collega per un risultato raggiunto senza la paura di sentirsi inferiori. Chiamare una persona con la quale si aveva litigato privi del fastidio di dover trovare una giustificazione per aver fatto trascorrere troppo tempo.

Lo stesso Ministero della Salute dovrebbe promuovere questo tipo di giornata dal momento che si potrebbe statisticamente provare il calo di stress, pressione arteriosa e malattie psicosomatiche durante la corretta applicazione di questa giornata dedicata alla verità.

Che dite, proviamo a fissare un giorno a calendario?

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Bello bello bello!!! by A.

Anonimo ha detto...

bellissimo, anche se lo applicherei solo in alcuni ambiti, temo che non ci si può vivere in verità ovunque senza il rischio di perdere il posto di lavoro, i rapporti con i vicini di casa...

Anonimo ha detto...

in verità, in verità vi dico...LUI sì che l'applicava ovunque, ma abbiamo il coraggio di arrivare al suo estremo sacrificio? Cosa siamo disposti a perdere?

Anonimo ha detto...

questa cosa mi piace molto fissiamo subito una data nel calendario
gfg

Anonimo ha detto...

Devo ammettere che l 'idea è senza alcun dubbio fantastica... E' forse un pò rischiosa in alcuni delicati frangenti ma liberatoria sotto il profilo psicologico. Bisogna trovare molto coraggio per saper giocare a carte scoperte valutando i rischi e le conseguenze che si corrono!!! ciao ciao sister

valeria-danzonelvento ha detto...

un.idea strepitosa!!!!
diciamo che io difficilmente tengo qualcosa che penso e che ritengo "utile" per aver raporti sempre il più possibile chiari-cioè quelli che prediligo-per questo vengo apprezzata o allontanata-il fatto è che ci son persone subito recettive e pronte al confronto senza permalosità,altre,invece,fan finta di non capire 1,2,3 volte...alla 4a parto in tromba e dico le cose come a un bambino di 4 anni e qui scatta la reazione violenta.l.accusa di cattiveria ecc.. l.esser diretti ed espliciti,non so se sia veramente un pregio,ma a me serve per mantenere il punto nei rapporti,quelli che valgono ed influenzano la mia vita,naturalmente,o per affetto o per convivenza tipo lavoro vicinato ecc...
in fondo(ma non tanto in fondo)questo tipo di atteggiamento mi da anche la sensazione di non tradirmi e di non tradire i rapporti umani scelti o "dovuti".
inoltre la chiarezza può creare conflitti,essere pagata pesantemente,ma almeno non si vive nell.idea che siano gli altri a "giocare" la nostra vita.
certamente un atteggiamento di buon rapporto superficiale lo applico anche io,quando non ritengo il rapporto umano importante o quando credo di aver di fronte(perdonatemi la presunzione)qualcuno che comunque non capirebbe(le difese psicologiche delle persone sono molteplici).la persona semplice accetta più facilmente,dalla mia esperienza,un buon confronto e di solito apprezza la schiettezza...
avete mai provato a dire ad una persona ciò che pensate a mo di gioco?credo sia la tecnica migliore,scherzando si posson dire tante verità e l.altro più facilmente "incassa";)in tal modo non ha una reazione immediata ed ha tempo di riflettere...sai mai...;)))
e poi ricordiamoci che fare un bel sorriso fa bene a noi ed agli altri...;)
relativamente a tutto questo,certo,ad es,sul lavoro si rischia...e se invece si venisse apprezzati per non esser dei tappetini,per dimostrar carattere e saper valutare? in tutti i corsi sulla comunicazione insegnano che siamo noi per primi a doverla cambiare per aver risultati,ma mantenerla a lungo,non aspettarsi immediati cambiamenti nell.altro che,peraltro,sarà spiazzato dal nostro cambiamento e non ci crederà..quindi ci metterà maggiormente alla prova per veder se siam cambiati davvero...;)
e,ancora(scusatemi son prolissa),sappiamo cosa pensiamo veramente?sono un pò provocatoria,ma ci siamo abituati che certe cose non si dicono,non si fanno ecc...e subentrano automatismi mentali che annegano il pensiero "cattivo)prima che arrivi al conscio...insomma bisogna fare ginnastica anche in questo;)))
dunque se stabilite una giornata io ci sto!diventerò,così,"peggio" di quel che già sono!
ma sapete...da questa giornata,mi aspetterei più dagli altri...insomma vorrei mi dicessero bello bello in faccia quel che pensano,una parolaccia e,sai mai,una carezza.
grazie per lo spunto.
valeria