venerdì 29 ottobre 2010

Disco Week End: Francesco De Gregori - Titanic


E' stato un suo fedele compagno di viaggio. Durante il giro del mondo in barca-stop lo ha ascoltato ripetutamente. Chissà come sarà stato associare questa musica, queste parole, con ciò che gli occhi di Alberto Di Stefano vedevano. Mentre sentiva questo disco, Alberto non era comodamente disteso nel salotto di casa. Nemmeno, ad onor del merito, imbottigliato nel traffico di una città come Milano. Alberto era in mezzo all'oceano oppure in qualche porticciolo difficilmente individuabile da una cartina geografica.


Comunque sia stava ascoltando un grande album. Un album dove Francesco De Gregori è riuscito, attraverso la sua poesia e una moltitudine di metafore, a dipingere perfettamente le contraddizioni che accompagnano un progresso.


Brani come L'abbigliamento di un fuochista, I muscoli del capitano e la stessa Titanic, che da il nome al disco, sono il sunto esemplare di un disco ben riuscito. Ma poi c'è una canzone d'amore come Belli Capelli. La ballata sognante di Caterina. Il rock'n'roll d'amarcord di Rollo & his Jets. L'apparente tranquillità di Centocinquanta stelle. Lo struggente racconto di San Lorenzo. Ed infine c'è lei, La leva calcistica della classe '68 che non ha bisogno di essere commentata.


Proviamo ad ascoltarlo ad occhi chiusi questo album. Chissà, forse ci sembrerà di essere in barca con Alberto, nel suo giro per i mari del mondo. Chissà.





1 commenti:

Anonimo ha detto...

Con gli occhi chiusi tento di essere in barca con Alberto...