martedì 15 marzo 2011

Lacrime e sudore

Era lì in ginocchio. Il busto era sostenuto dalle mani che al terreno cercavano di aggrapparsi. La testa penzolava verso il basso. Lacrime mescolate a sudore macchiavano la polvere sottostante. 


Il sole aveva raggiunto la sua massima altezza. L'ombra scompariva, soverchiata da un corpo ormai stremato. Aveva camminato per intere miglia senza mai incontrare nessuno. L'ultima volta che si era voltato aveva visto l'infinito. Immagine che aveva ritrovato, anche guardando davanti a sé.


Ignorava dove si trovasse. A mala pena ricordava dove sarebbe dovuto arrivare. Mentre era ancora vivo il sentimento  che lo aveva fatto partire. Stava inseguendo un amore. Quando se ne era andata le avevo promesso che a qualunque costo l'avrebbe raggiunta.


Tutti gli avevano detto che sarebbe stato impossibile. Poche e imprecise erano le indicazioni di dove si trovasse. Anche in lui i dubbi iniziavano ad insinuarsi. Forse era stata una pazzia partire. Forse avrebbe fatto meglio a dimenticarla.


Invece non diede retta alla ragione. Partì. 


Era forse questo l'epilogo di quel gesto dettato dal cuore?


Lacrime e sudore continuavano a scendere. Però quella che sembrava una macchia sulla strada sterrata, prendeva una forma. Quelle gocce intrise di disperazione andavano lentamente a disegnare il viso di lei. 


Dopo una prima sensazione di smarrimento, iniziò a rialzarsi. Fissò per alcuni istanti quell'immagine. Una risata quasi isterica interruppe il suo pianto. Un'energia incontrollabile ridiede forza ai suoi arti.


Anche l'orizzonte davanti a sé non era più spoglio. Ricominciò a camminare. Ricominciò a gioire. Ad ogni passo aumentava il suo amore. Niente e nessuno l'avrebbe più fermato. L'avrebbe riabbracciata. Questa volta per sempre.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Anche l'impossibile crea la speranza di gioire...Illusione o realtà spesso si fondono in un unico sentimento. Bello il tuo racconto!!!