Tutto questo mentre mi facevo assalire dai dubbi. Dove il focus era sui problemi e le soluzioni apparivano un miraggio. L'idea c'era. Mancava il resto. Mancava la modalità per realizzarla. In che tempi. A che costi. Con quali strumenti e con quale ritorno.
Nello sconforto più totale, pronto a mollare e lasciar cadere nel cassetto dei rimpianti il progetto, ecco l'illuminazione. Perché non scambiare i ruoli? Perché non cambiare prospettiva di gioco? Perché invece di giocare non far giocare gli altri?
Ed ecco che man mano le carte passavano di mano, si andavano a delineare cose fino a quel momento ignorate. A fianco all'idea andavano a posizionarsi obiettivi, strategie, costi e tempi. Quello che fino a quel momento sembrava inavvicinabile, ora diventava raggiungibile.
Certo non era stato fatto ancora nulla. Però ora c'era una certezza. Si poteva vincere. Bastava giocarsi bene le proprie carte.
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