Così Diego spiega le “Cose
dell’altro mondo”
<> , certo che se
avesse esordito così avrebbe sicuramente eliminato ogni polemica. Perché di
polemiche ce ne sono state attorno a questa pellicola. Polemiche forse date dal
giudicare tutto e subito. Anche solo magari dopo aver visto solo il trailer del
film, come lo stesso Abatantuono dice.
Azione di marketing o
rumors naturali, comunque sia di questo film se ne sta parlando. Forse se ne
parlerà più ora che dopo averlo visto. Chissà.
Intanto mentre i
leghisti chiedono un’interpellanza parlamentare al governo, proprio il Veneto
accoglie con applausi il film. Distonia? Magari è solo una questione di
rappresentanza, facendo riferimento a quanto dichiarato dal regista Francesco Patierno <<… i leghisti non rappresentano il Veneto!>>.
Ci pensano Valentina Lodovini e Valerio Mastandrea a riportare su un piano più contenutistico che
ideologico “Cose dell’altro mondo” presentando i loro personaggi. Diversi.
Apparentemente molto lontani, ma entrambi legati da forti contraddizioni di
fondo.
Ma la battuta finale non
può che essere proprio per lui, Diego Abantatuono. <<… il film è una
fiaba, quello che è raccontato non può succedere… se non delle dichiarazioni di
qualche singolo individuo… che poi sono persone divertenti… e proprio questo
lato ironico li rendono pochi credibili>>.
Forse veramente questa
ipotesi di scomparsa di tutti gli stranieri dal nostro Paese, con tutte le
implicazioni produttive ed emotive che si avrebbero, è irreale. Forse.
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