sabato 3 settembre 2011

VENEZIA68 - IL FILM E’ UNA FIABA


Così Diego spiega le “Cose dell’altro mondo”


<>, certo che se avesse esordito così avrebbe sicuramente eliminato ogni polemica. Perché di polemiche ce ne sono state attorno a questa pellicola. Polemiche forse date dal giudicare tutto e subito. Anche solo magari dopo aver visto solo il trailer del film, come lo stesso Abatantuono dice.

Azione di marketing o rumors naturali, comunque sia di questo film se ne sta parlando. Forse se ne parlerà più ora che dopo averlo visto. Chissà.

Intanto mentre i leghisti chiedono un’interpellanza parlamentare al governo, proprio il Veneto accoglie con applausi il film. Distonia? Magari è solo una questione di rappresentanza, facendo riferimento a quanto dichiarato dal regista Francesco Patierno <<… i leghisti non rappresentano il Veneto!>>.

Ci pensano Valentina Lodovini e Valerio Mastandrea a riportare su un piano più contenutistico che ideologico “Cose dell’altro mondo” presentando i loro personaggi. Diversi. Apparentemente molto lontani, ma entrambi legati da forti contraddizioni di fondo.

Ma la battuta finale non può che essere proprio per lui, Diego Abantatuono. <<… il film è una fiaba, quello che è raccontato non può succedere… se non delle dichiarazioni di qualche singolo individuo… che poi sono persone divertenti… e proprio questo lato ironico li rendono pochi credibili>>.

Forse veramente questa ipotesi di scomparsa di tutti gli stranieri dal nostro Paese, con tutte le implicazioni produttive ed emotive che si avrebbero, è irreale. Forse.

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