domenica 4 settembre 2011

VENEZIA68 - TERRAFERMA E’ LA VERA VERGOGNA


Presentato il primo film italiano in concorso a Venezia68 e sono subito applausi


Certo che chi ha fatto il calendario delle programmazioni odierne alla Mostra Internazionale del Film di Venezia, un po’ maligno lo è stato.

Passare dalle dipendenze, nessuna esclusa, di Shame (Vergogna), interpretate fin troppo realisticamente da Michael Fassbender, all’umanità di Terraferma di Emanuele Crialese non è semplice. Non è possibile.

<<… troppa libertà può diventare una prigione…>> dice il regista Steve McQueen. Esclamazione che certamente non si può utilizzare per i clandestini narrati da Crialese, che del termine libertà non hanno una precisa conoscenza. Forse nemmeno ne considerano l’esistenza.

Quindi sorvolando sugli eccessi narrati in Shame è palpabile l’emozione di tutti i protagonisti. Addirittura la non presenza in sala stampa dell’interprete “vera” del film Timnit T. ha suscitato un ulteriore motivo di riflessione su una tragedia umana che ci riguarda da vicino.

La bravura di Emanuele Crialese è stata quella di riuscire a raccontare una storia, estraniandosi dalle sovrastrutture di un’informazione mediatica in grado di storpiare una tragedia che ci riguarda da vicino. Una narrazione che si astiene dal giudicare, ma che lascia che lo stato d’animo dello spettatore rifletti su una situazione che è un vero atto di inciviltà. <<… il pubblico ideale che vorrei che vedesse questo film è un bambino di sette anni…>>, conclude Crialese la sua “arringa” all’insegna della purezza di questa produzione cinematografica.

La stessa Lampedusa volutamente non viene mai citata. L’isola degli sbarchi narrata nel film potrebbe essere qualunque isola presente nel nostro Paese.

Accoglienza e respingimento sono i temi trattati. Temi che riguardano l’etica, il pensiero e l’essere. Essere persone ancor prima di essere cittadini di una nazione.

Di fronte all’inadeguatezza politica a tale problema e alla confusione giornalistica che spesso fa passare solo per parassiti e assassini chi raggiunge l’Italia, Terraferma è un vibrante dipinto sugli stati d’anino dell’uomo.

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