Monica Bellucci illumina
Venezia con poche parole
Con
gli occhi guarda in alto. Verso il soffitto, cercando forse un’ispirazione.
Anche dal viso lascia intravedere un velato sorriso. Elementi questi che fanno
pensare che sia reale, non un capolavoro statuario di un illuminato artista
rinascimentale.
Anche
come sfiora i capelli con la mano sinistra, appare un gesto di innaturale
origine. Le domande dei giornalisti non aiutano a smobilizzare una situazione cristalizzata. E’ quasi un monologo del regista Philippe Garrel e tra l’altro pure interessante.
Quasi
appare imprigionata dalla sua stessa immensa (e tanta) bellezza. Ad
interrompere questa situazione di immobilismo estetico, un unico “acuto”,
quando deve rispondere sulla scena di nudo che la vede protagonista.
Poche
parole poi ritorna il silenzio su di sé ed è la sua presenza fisica a
continuare a fare rumore.
Oh
Monica, Madame Bellucci.
0 commenti:
Posta un commento