venerdì 2 settembre 2011

VENEZIA68 - IL RUMORE DELLA BELLEZZA


Monica Bellucci illumina Venezia con poche parole



Con gli occhi guarda in alto. Verso il soffitto, cercando forse un’ispirazione. Anche dal viso lascia intravedere un velato sorriso. Elementi questi che fanno pensare che sia reale, non un capolavoro statuario di un illuminato artista rinascimentale.

Anche come sfiora i capelli con la mano sinistra, appare un gesto di innaturale origine. Le domande dei giornalisti non aiutano a smobilizzare una situazione cristalizzata. E’ quasi un monologo del regista Philippe Garrel e tra l’altro pure interessante.

Quasi appare imprigionata dalla sua stessa immensa (e tanta) bellezza. Ad interrompere questa situazione di immobilismo estetico, un unico “acuto”, quando deve rispondere sulla scena di nudo che la vede protagonista.

Poche parole poi ritorna il silenzio su di sé ed è la sua presenza fisica a continuare a fare rumore.

Oh Monica, Madame Bellucci.

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