giovedì 1 settembre 2011

VENEZIA68 - LA DISCESA DI MADONNA ALLA MOSTRA DEL CINEMA


Quando la capacità di comunicare oltrepassa i confini della musica



Altro che Lady Gaga” canta Lorenzo Jovanotti nel suo ultimo singolo. E mai frase forse è più adatta per introdurre una vera regina. Non tanto perché Madonna si è cimentata nella direzione di un film su Wally Simpson (la Duchessa di Windsor per la quale Enrico VIII ha abdicato al trono), ma per via delle sue innate doti di comunicatrice.

Madonna è un marchio. Come lo è Apple, come lo è la Coca-Cola. E’ un ufficio stampa in movimento. Un’agenzia di marketing in continua lavorazione. Lo si capisce da ciò che riesce a creare con il suo arrivo alla 68. Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.

Mobilitazione delle forze dell’ordine. Schiere di appassionati ad attenderla. Sala stampa gremita in ogni ordine di posti e grandezza. Depistaggio sul suo arrivo, pernottamento e partenza. Dopo il toto-albergo, dal momento che a suo nome sono stati prenotati contemporaneamente cinque prestigiosi hotel di Venezia, ora s’indaga sulla veridicità dell’informazione che la vorrebbe ospite all’Harry’s Bar, dall’amico Arrigo Cipriani. Poco importa. L’importante è creare rumors.

Tutto questo sembra quasi provocare una stonatura, in una diva che non nasconde il suo forte approccio spirituale e parla di amore come dell’essenza della vita. Ma non solo, in quella sua programmatica lucidità non manca di parlare del significato di essere madre e creatrice.

Madonna è tutto ciò e molto altro ancora. Intanto quei pochi detrattori che la volevano ormai anziana e pronta a passare lo scettro a Lady Gaga, dovranno attendere. E non poco.

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