martedì 11 ottobre 2011

Complimenti? Sì, grazie.

Lo si nota di più con i bambini. Un bravo. Una carezza. Un abbraccio. Un sorriso o semplicemente uno sguardo. E loro si sentono gratificati all'ennesima potenza. Poco conta se il complimento è stato rivolto per un disegno astratto oppure per una loro nuova piccola grande conquista. 


Questa buona abitudine la perdiamo poi andando avanti con gli anni. Tutto sembra dovuto. Tutto sembra scontato. Impegno e sacrificio sembrano termini in disuso. Ma ancor più inutilizzati sono quei gesti di calore che valgono molto di più di tante medaglie.


Siamo addirittura arrivati al paradosso,  ove noi per primi non ci lodiamo di risultati raggiunti. L'eccessiva critica che rivolgiamo a noi stessi, ci mette nelle condizioni di non premiarci quando invece lo dovremo fare. Fino ad arrivare a non amarci per quello che siamo in grado di fare. Di essere. Individui unici con capacità straordinarie.


Torniamo a complimentarci. A dispensare complimenti. Applaudiamo e applaudiamoci. Innescheremo così un circolo virtuoso di felicità.

2 commenti:

katia ha detto...

parole sante..ma non è facile volersi bene oggi dove tutto è rapportato al livello del fare piuttosto che dell'avere..si fa tanto, troppo per un essere umano, ma alla fine non si ha nulla. è tutto effimero e passeggero..io la penso esattamente come te. vai andrea! continua così:)

Anonimo ha detto...

io sono un'entusiasta della vita e come tale gioisco nel vedere il mio prossimo felice! bravo bravo bravissimo Andrea condivido appieno il tuo pensiero! in bocca al lupo per tutto ma soprattutto per la bellissima avventura che hai intrapreso in questi ultimi anni!
Elena