"Sa volevo dirle..."
Bastano poche parole, per farti capire che la tua generazione ha finito di essere quella più giovane. Quando un ragazzo sedicenne o giù di lì, si rivolge a te, dandoti del "signore" e del "lei" vuol dire che il gioco è fatto. Largo ai giovani. E non sei certo tu quello.
Non è più sufficiente l'utilizzo dell'iPod, nelle rare occasioni che ti ritrovi senza figli. Nemmeno la scarpa da ginnastica ai piedi o il jeans strappato. Mettiamoci pure la t-shirt con tanto di grafica moderna e l'occhiale da sole alla Top Gun (quanto si vede che ero giovane negli anni '80). La musica è finita. E' giunta inesorabilmente l'età adulta per usare un eufemismo.
Tu puoi scherzarci sopra indicando al ragazzo che può tranquillamente darti del tu e chiamarti per nome, ma chiaramente se la cosa non gli è venuta spontanea, ci sarà un perché.
A rendere il tutto ancor più tragicomico, è l'affiorare dei ricordi legati all'ultima corsa fatta. Un affanno ancora da smaltire. Oppure lo scatto tentato durante la partita di calcetto con gli amici. Piedi ben fissati a terra e corpo nel tentativo di muoversi in avanti.
D'accordo prima o poi capita a tutti. Certo che sembra ieri che davo dell'anziano ad un mio attuale coetaneo. Come diceva la sana saggezza popolare è una ruota che gira. E allora facciamola girare.
Chissà che non sia un numero fortunato.
1 commenti:
.........eeeh, gia'.
e dov'e' la saggezza che avrebbe dovuto rimpiazzare lo slancio giovanile???
ale
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