giovedì 20 ottobre 2011

Scusi signore...

"Sì, dimmi pure"
"Sa volevo dirle..."


Bastano poche parole, per farti capire che la tua generazione ha finito di essere quella più giovane. Quando un ragazzo sedicenne o giù di lì, si rivolge a te, dandoti del "signore" e del "lei" vuol dire che il gioco è fatto. Largo ai giovani. E non sei certo tu quello.


Non è più sufficiente l'utilizzo dell'iPod, nelle rare occasioni che ti ritrovi senza figli. Nemmeno la scarpa da ginnastica ai piedi o il jeans strappato. Mettiamoci pure la t-shirt con tanto di grafica moderna e l'occhiale da sole alla Top Gun (quanto si vede che ero giovane negli anni '80). La musica è finita. E' giunta inesorabilmente l'età adulta per usare un eufemismo.


Tu puoi scherzarci sopra indicando al ragazzo che può tranquillamente darti del tu e chiamarti per nome, ma chiaramente se la cosa non gli è venuta spontanea, ci sarà un perché.


A rendere il tutto ancor più tragicomico, è l'affiorare dei ricordi legati all'ultima corsa fatta. Un affanno ancora da smaltire. Oppure lo scatto tentato durante la partita di calcetto con gli amici. Piedi ben fissati a terra e corpo nel tentativo di muoversi in avanti.


D'accordo prima o poi capita a tutti. Certo che sembra ieri che davo dell'anziano ad un mio attuale coetaneo. Come diceva la sana saggezza popolare è una ruota che gira. E allora facciamola girare.


Chissà che non sia un numero fortunato.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

.........eeeh, gia'.
e dov'e' la saggezza che avrebbe dovuto rimpiazzare lo slancio giovanile???
ale