lunedì 28 novembre 2011

Un giusto finale

Avrebbe potuto pure nevicare. Mancava un mese, ma lì era già Natale. La magia di questa ricorrenza era pulsante e la storia, raccontata dal protagonista dell'ultimo incontro con Il mecenate d'anime, ne era pregna. Le parole di Antonio Consorti hanno illuminato una sala, proprio come le leggende di Natale raccontate dai più grandi illuminano gli occhi dei piccoli ascoltatori.


Per il sogno rincorso da vent'anni dal logopedista bergamasco ora sembra giunto il momento della sua realizzazione. Un sogno di una persona. Un sogno per altre persone. Una speranza. Una luce appunto.


Ed è così che dopo aver fatto un suo ritratto e aver raccontato qual è stato il suo cammino che lo ha portato a far sì che la Computer Game Therapy diventasse una metodologia applicata riabilitativa per patologie del pensiero, del linguaggio e della relazione, Antonio Consorti ha iniziato a descrivere in cosa consiste questo sogno - "riportare a splendere una centrale elettrica in disuso e abbandonata, al fine di crearne un luogo di aggregazione, un centro culturale, un luogo ricettivo per i degenti e le loro famiglie, secondo le regole auree della vita di Antonio: accogliere, comprendere, consolare e costruire". 


Diciamo pure che non ci poteva essere finale migliori per questo ciclo d'incontri de Il mecenate d'anime. Un finale dalle forte emozioni. Ricco di speranza. Con la considerazione finale che facendo del bene si possa ricevere del bene.


In bocca al lupo Antonio.


Di seguito il momento in cui il logopedista, nonché presidente dell'Associazione Italiana di Computer Game Therapy, Antonio Consorti presenta il "suo" sogno. Mentre a questo link potrete rivedere l'intera serata.




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