Ciò che è avvenuto venerdì scorso con Maria Gabriella Pasqualini presso l'Hotel Londra Palace di Venezia, è stato qualcosa che rasenta forse la magia. Se doveva succedere qualcosa di straordinario in quel giorno dalla data così particolare - 11/11/11 - è accaduto grazie alla sua presenza. Alle sue parole.
In questo viaggio tra sogno e realtà alla scoperta della maestosità di terre lontane del Medio Oriente, Maria Gabriella è stata l'interprete indiscussa di una rappresentazione che prendeva spunto della storia per parlare della vita.
I suoi studi, i suoi incarichi, i suoi libri e le sue fotografie, ma soprattutto i suoi ricordi. Accesi, forti, vivi e così pulsanti. Ecco come anche i dolori possono essere lentamente metabolizzati, per prendere forme comunicative diverse. Lasciando spazio alla scrittura oppure a scatti fotografi che immortalano nel tempo sensazioni e personali visioni.
Ed è così che passando da Kabul a Nassirya, quelle che sembrano inquietudini lontane, assumono la forma di una ricerca e una continua crescita personale, che mette sempre e comunque al centro l'uomo. La sua umanità. La sua fragilità.
Maria Gabriella Pasqualini ha vissuto una storia che si è intrecciata volente o meno alla sua vita. Ma il suo libro non è ancora terminato. Sono ancora molte le pagine che deve ancora scrivere e fortunati saranno tutti coloro che le potranno ascoltare direttamente dalle sue vive parole.
Resta comunque il fatto che una serata magica è riuscita a regalare. E questo è un dono. Come un desiderio esaudito dal grande Genio della Lampada.
Con affetto.
Di seguito "l'atto onirico" dell'incontro con Maria Gabriella Pasqualini, dal titolo Sognando Firuzeh. Mentre ai seguenti link potrete rivedere l'intera serata suddivisa in due parti: parte prima e parte seconda.
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