martedì 10 gennaio 2012

Respira la vita?

Durante le festività appena trascorse ho concentrato in una decina di giorni la televisione non vista durante il resto dell'anno. I classici film di Natale ripetuti sistematicamente. Qualche trasmissione d'intrattenimento da mettere in sottofondo. I doverosi concerti di capodanno.


Il divertimento maggiore alla fine sono stati gli spot. Molti démodé. Alcuni incomprensibili. Altri irritanti. Altri ancora tra l'ironico e l'incredulo. Tralasciando quello sulla soluzione effervescente per la stitichezza, del quale ha già ben dettagliato la Littizzetto, un altro mi ha fatto riflettere.


Ore 7 e una ragazza visibilmente amareggiata per essersi svegliata raffreddata, si risolleva la giornata dopo una spruzzata nel naso del prodotto decongestionante. Fin qui niente di nuovo, se non fosse che nella successione delle cose che può ora "finalmente" fare la protagonista ci sono nell'ordine: annusare i fiori ricevuti da uno spasimante in ufficio (capita tutti i giorni o no?); assaporare un caffè con le colleghe durante la pausa pranzo (attesa spasmodica... dopo minimo quattro ore già trascorse insieme); ma soprattutto inspirare i dolci odori dei compagni di viaggio della metropolitana (no comment). Questo sì che è respirare la vita. Vero?


Etciù!

1 commenti:

Anonimo ha detto...

La vita respira quando siamo noi a permetterlo...quando siamo noi gli artefici del nostro bene e male, del nostro fallimento o della nostra riuscita; è apprendere l'arte del vivere umano.