martedì 7 febbraio 2012

Il vero allarme freddo

Mi ero preparato tutto un discorso simpatico sul freddo, su come anche l'uomo in un certo qual modo dovrebbe andare in letargo di fronte al gelo di questi giorni, poi però ho pensato a quella sera e allora l'ironia si è trasformata in riflessione.


Il periodo era lo stesso. Febbraio di due anni fa. Quella notte c'era freddo, ma niente a che vedere con le temperature polari di questi giorni. Ricordo ancora i volti di ognuno della squadra della Ronda della Carità alla quale ero stato assegnato. Brava gente. Fantastiche persone. Volontari nello spirito prima ancora di esserlo fisicamente. Una volta entrati in azione però, pochi pensieri e molte azioni. Nel distribuire un pasto caldo. Nel dispensare qualche coperta.


Come ricordo loro, ricordo anche coloro che avevano fatto del cielo il loro tetto. Apparivano all'improvviso. Si dileguavano come fossero mai esistiti. Storie diverse. Situazioni differenti. Un unico destino.


Proprio in queste notti di gelo il mio pensiero non può andare che a tutti loro. Angeli da una parte e fantasmi dall'altra. So che in molte città le stazioni rimarranno aperte anche di notte.  Le associazioni umanitarie mettono a disposizione i pochi rifugi in loro possesso e comunque ci sono numeri di telefono per segnalazioni e aiuto. Intanto speriamo che anche da lassù qualcuno guardi. Chissà magari qualche chiesa aperta in più anche alla notte non farebbe male. 


Vai al racconto di Un sorriso nella notte.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Fa rabbrividire ancora di più il pensiero di queste tristi anime vaganti alla ricerca di un rifugio...Grande freddo intorno a loro ma vero gelo nel loro cuore!!!