lunedì 5 marzo 2012

Chi è Michael Jordan?

Forse era più semplice rispondere ad uno dei tanti "perché?". Quando il piccolo pose l'interrogativo su Michael Jordan, non fu facile rispondere per il padre. Avrebbe potuto liquidare la faccenda scandendo il termine supereroe, ma sarebbe stata una bugia. Quelli sono fumetti, lui era reale. Certo pure Michael vola, ma non aveva bisogno di ali, mantelli o artifici vari. Aveva pure un costume, ma era una semplice canotta e un pantaloncino. Sul petto nessuna "S", solo un vistoso numero preceduto dalla scritta BULLS.


Non poteva nemmeno dire al figlio però che era un giocatore di basket. Anche questo sarebbe stato riduttivo. Sì è vero palleggiava su un parquet e tirava a canestro, ma non solo. Era un inventore. Soluzioni in campo prima di allora mai sperimentate. Era un danzatore. Coreografie straordinarie su un rettangolo di gioco. Era un illusionista. Magie sportive date da gesti inimitabili.


Un fuoriclasse ad un certo punto gli stava per uscire dalla bocca, ma non ancora soddisfatto soffocò anche questa parola. Per uscire dall'imbarazzo di una risposta mancata, dopo aver inspirato profondamente impugnò con entrambe le mani quelle del figlio e disse: "una persona normale... solo che a differenza della maggior parte delle altre ha fatto una scoperta". Si fermò per qualche secondo e poi concluse: "... si è accorto di aver ricevuto un grande dono, così da quel giorno ha pensato di dispensare gioia a tutti coloro che lo avrebbero seguito".


E il bimbo ribatté: "ma anch'io riceverò quel dono un giorno?". Sorridendo e continuando a tenergli strette le mani il padre rispose: "tu quel dono lo hai già ricevuto... devi solo capire di cosa si tratta".


Sorridendo il figlio continuò a giocare con la sua macchinina facendola scorrere su quelle vecchie riviste di basket che il padre ancora gelosamente conservava. 




2 commenti:

ginluca ha detto...

grande
e che video favoloso... :)

Anonimo ha detto...

Un grande è Michael Jordan... ma non è da meno questo padre che ha dato una favolosa risposta al figlio. ciao ciao