giovedì 22 marzo 2012

La ballata dei panni appesi

Sono come bandiere. Colori accostati dalla fantasia dell'interprete, anche se la casualità è sempre presente. Stesi all'ingiù reinterpretano forme a loro inconsuete. Maniche che si spingono a terra. Pantaloni sgambettanti e maglie rigirate. 


Nell'attesa del vento aspettano rigorosamente in fila. Ma appena arriva iniziano a danzare sui quei fili alti da terra. Anche le lenzuola più ingombranti ondeggiano leggiadre nell'aria. Inesauribili movimenti finché la quiete non torna a prenderne possesso. 


Ma è il sole il più grande alleato. Con il suo calore li scalda, fino a toglierne tutta quell'acqua che un elettrodomestico o una mano sapiente aveva a loro per un po' prestato. Nemmeno le nubi possono rappresentare una minaccia, quando oramai asciutti se ne tornano nella loro casa.


Però finché nessuno li raccoglierà, loro continueranno a dominare una porzione di questa nuova realtà. Una realtà che li vuol vedere liberi per un momento, senza nessun dovere. Coprire, imbellire e ben proteggere hanno già fatto, per questo ora si trovano appesi così in alto. A fargli compagnia solo coppie di mollette, che le sostengono con forza, chiacchierando allegramente.

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