mercoledì 7 marzo 2012

Momenti di gloria non pervenuti

Ci sono alcune situazioni che non definirei imbarazzanti, ma ridicole. Prendiamo ad esempio il momento della degustazione di un vino al ristorante. Ci sono quei secondi di attesa per l'esito della risposta che sono straordinari. Il cameriere da un lato con la bottiglia imbracciata e l'etichetta ben in vista. Il silenzio al tavolo e poi il tutto che riprende a scorrere. Tranne naturalmente quelle rare volte dove il "sa da tappo" crea scompiglio e sconvolgimento nel maître.


Oppure lo scatto di una fotografia di gruppo, dove il click della macchina non sembra mai arrivare e si mantengono posizioni immobili degne delle migliori riproduzioni del Madame Tussauds di Londra. Con un'unica differenza però, che almeno le cere non hanno quelle espressioni idiote con un sorriso da mese della prevenzione dentistica.


Ma la cosa che sistematicamente ci coglie impreparati è quando la paletta di polizia municipale, carabinieri o altra forza dell'ordine ci intima a fermarci per un controllo. E' lì in quel preciso istante, nonostante la consapevolezza di aver tutto apposto, anche la luce destra che illumina la targa posteriore, che c'è sempre quella sensazione che qualcosa possa andare storto. Non è sufficiente il santino infilato nella copertina trasparente del taccuino portapatente, c'è sempre uno sguardo che sfugge verso il cielo. Come a chiedere il sostegno di qualche superiore.


Anche questi sono momenti di vita vissuta.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono momenti imbarazzani dove la speranza che non ci siano imprevvisti ha la priorità... in questi frangenti si annullano tutte le sicurezze che crediamo ci appartengano!!! ciao