giovedì 5 aprile 2012

La buona novella

Si dovrebbe riceverne una al giorno. Inaspettata. Nel momento magari di maggiore difficoltà. Una discussione in ufficio. Un'arrabbiatura a casa. Un semplice sconforto. Non sarebbe importante come. Potrebbe arrivare con una lettera. Una telefonata. Un incontro. Uno sguardo.

Parole attese. Orizzonti desiderati. Sogni realizzati. Un sorriso.

Ma la vera rivoluzione sarebbe quello che accadrebbe dopo. Per qualcosa di buono ricevuto,  ci si dovrebbe trasformare in ambasciatori di un gesto positivo. Avere per poi dare. Una nuova forma di bilancio etico sociale. La costruzione di un domino dai positivi effetti. Dove tutti i partecipanti sono i protagonisti di un flusso in grado di apportare grandi gioie, attraverso piccole azioni.

Non credo ci si potrebbe abituare a tali quotidiane novità. Magari sarebbe presente un pizzico di fremente attesa. Un'attesa che comunque indirizzerebbe già una giornata verso una piacevole direzione.

Squilla il telefono. Che sia giunta l'ora?

0 commenti: