Chi è nato in una città di mare non se ne può allontanare. Chi ci si è trovato a vivere, ringrazia ancora quel giorno per il felice incontro. Chi l'ha dovuto abbandonare, ne porta ancora un malinconico ricordo.
Nemmeno le stagioni ne possono placare il fascino. Anzi ne amplificano le virtù. La vitalità del caldo. La poesia del freddo. Elementi differenti che si alternano. Si intrecciano tra loro, fino a contagiare l'espressività naturale delle persone. Rimarcando le gioie. Sottolineando le tristezze.
Comunque sia è nel movimento delle sue acque, in quei passaggi dalla tranquillità al movimento energico e viceversa, è proprio in questi passaggi, che il mare sembra assumere delle vere e proprie sembianze umane. O l'uomo assomigliare a lui.
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