lunedì 23 aprile 2012

Uno scatto mancato

A chiudere lo scenario c'erano le montagne. Imponenti, nonostante apparissero piccole da quella distanza. Su alcune di esse la neve presente dava a loro un tocco di eleganza in più. Come se indossassero l'abito per un'attesa cerimonia.


Davanti a loro sulla destra c'era l'intera città o comunque tutta quella che l'occhio riusciva a scrutare. I campanili orgogliosi si innalzavano verso il cielo, mentre i palazzi un po' sornioni, vegliavano sugli abitanti. Le luci che andavano lentamente ad accendersi apparivano come il gesto finale di un mago di fronte ad uno straordinario numero di comparizione.


Sul lato sinistro il movimento dell'acqua sembrava blandire rive scolpite dall'estro di un sognante artista. Nemmeno il passaggio di qualche imbarcazione poteva accelerare un ritmo quieto e sereno. Proprio come quella sera che era apparsa dopo imponenti temporali e arguti venti.


Di fronte a me un fotografo riportava sul petto la sua reflex. Era giunto alla conclusione che nessun scatto sarebbe stato in grado di testimoniare la vastità di tale bellezza, mentre alcune persone frettolosamente passavano senza accorgersi di nulla.

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