martedì 8 maggio 2012

Donne! E' arrivato...

La sua voce sembrava amplificata. In alcuni casi lo era pure. Quel megafono posizionato sul tetto del suo furgoncino sapeva il fatto suo. Comunque sia, erano le sue grida, quelle sue frasi un po' in rima e un po' no, che entravano nelle diverse case a prescindere che fossero ben chiuse. Era un richiamo e come tale, tutte le donne scendevano in strada a vedere le novità.


Da tutti era considerato l'anfitrione di quelle vie. Contemporaneamente riusciva ad illustrare un raro tessuto e incassare per una vendita avvenuta. Parlava a tutte, ma per ognuna riservava uno sguardo particolare, tant'è che aveva suscitato le gelosie di antichi mariti e pure quelle di giovani amanti. Ma la sua professionalità non gli permetteva di mischiare il dovere con il piacere. Le sue galanterie rimanevano tali e si concludevano con il suo spostamento.


Le donne vivevano come un momento di festa quel suo arrivo. Potevano curiosare, dialogare e in taluni casi fare "dei veri e propri affari", così come diceva lui. Il tutto non durava più di una mezz'ora in modo tale da non rallentare il percorso quotidiano che si era prefissato. Niente poteva fermarlo, nemmeno le incerte condizioni climatiche. Al suo arrivo anche la pioggia si fermava, per assistere a questo spettacolo di piazza.


"Donne! E' arrivato...".

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