martedì 12 giugno 2012

Marco è

Marco è bravo a scuola. Marco obbedisce ai genitori. Marco non interrompe mai nessuno. Marco però ha pure un sogno. Più di uno. Vorrebbe correre in un prato fino all'ultima goccia di respiro. Saltare nelle pozzanghere quando fuori piove. Cantare a squarciagola tutte quelle canzoni che ha imparato, ma che non ha mai interpretato. Ma soprattutto Marco vorrebbe essere ascoltato. Quando le sue parole riescono ad uscire dalla sua bocca. Quando i suoi silenzi emergono dalle espressioni del suo viso.


Marco vorrebbe fare. Provare. Realizzare e alcune volte anche sbagliare, per capire meglio. Per imparare. Per migliorare o semplicemente per vivere.


A Marco non interessano i complimenti per dei comportamenti che si deve imporre. Al massimo qualche consiglio, ma meglio ancora qualche sorriso. D'incoraggiamento. Di stima. Di amore, quello vero però. Quello incondizionato, per ciò che sei e non per ciò che vorrebbero che fossi. 


Intanto Marco continua a sognare. Piano piano però inizia pure ad agire. Nessun capriccio, solo segnali chiari che lui non è disposto a rinunciare alla propria vita per viverne una di qualcun altro. Magari pure bella, ma sicuramente non sua.


  

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