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martedì 16 giugno 2009

Rispetto

Occorre avere rispetto per essere poi rispettati.

Rispetto verso gli altri. Nessuno può considerarsi superiore ad un altro. Ogni individuo ha i propri pensieri, condivisibili o meno e attraverso il rispetto nasce il confronto sulle idee, sui punti di vista, sulle diversità e sulle uguaglianze.

Rispetto verso se stessi. Per gioire alle vittorie e per non abbattersi di fronte alle sconfitte. Per non essere troppo critici quando si commettono degli errori e troppo esuberanti quando tutto va bene.
Ognuno è una persona con i propri pregi e difetti. Ogni individuo è un insieme di grandi forze ed enormi fragilità.

Rispetto nei confronti di tutto quello che facciamo. Per continuare a fare meglio. Per capire che ci vuole impegno nel fare le cose. Le soddisfazioni arriveranno, se non dagli altri, sicuramente dal nostro IO.

Rispetto per dare il buon esempio. Insomma, arrabbiamoci meno e a sorridiamo di più.



martedì 27 gennaio 2009

Domani. Sì lo farò Domani.

Una delle mie personali lotte è quella di eliminare dal mio vocabolario il termine Domani. Termine del quale faccio uso e abuso per rimandare ciò che devo fare. In questo sono veramente un campione.

Ormai non serve neanche più che me lo facciano notare gli altri. Me ne accorgo da solo. Anzi me ne accorgo qualche istante prima di pronunciarlo.

Sarà la mia pigrizia abbinata alcune volte alla mancanza di stimoli dall’esterno, ma purtroppo accade troppo spesso di rimandare le cose. E questo non va bene. Non va bene per niente.

Dalla profonda saggezza popolare di mia madre già in passato partivano esortazioni a non rimandare a domani ciò che si può fare oggi. Ma niente da fare. Il suggerimento mi arrivava per poi andarsene di fretta il più lontano possibile.

E’ per questo che oggi nel pieno delle mia maturità ho deciso che inizierò a non rimandare le cose, di parlare meno e agire subito. Questa volta, la voglio spuntare io su questo mio difetto caratteriale. Già voglio proprio cambiare, a partire da Domani.

lunedì 24 novembre 2008

Confessioni di un Ritardatario

Lo sono. Lo sono stato e sempre lo sarò: in ritardo.
E' una cosa spiacevole, irrispettosa e poco elegante, ma non ce la faccio, è più forte di me.
Mi ci metto anche d'impegno, ma niente da fare. Anche se mi prendo un buon margine, potete esserne certi che arrivo con un buon quarto d'ora accademico di ritardo.

E' strano perché è un difetto che non sopporto nelle altre persone, per non parlare poi se devo aspettare dei mezzi pubblici, treno in primis.
Che sia un appuntamento di lavoro, oppure galante, il risultato non cambia. Chiedete pure a mia moglie.

Mi ricordo che anche in compagnia questi miei ripetuti ritardi giustamente irritava i più. C'è da dire però che poi mi faccio amorevolmente perdonare. Ma questo non mi giustifica.

Spero solo che non venga introdotto come reato, altrimenti rischierei di arrivare in ritardo alla mia udienza!