lunedì 24 novembre 2008

Confessioni di un Ritardatario

Lo sono. Lo sono stato e sempre lo sarò: in ritardo.
E' una cosa spiacevole, irrispettosa e poco elegante, ma non ce la faccio, è più forte di me.
Mi ci metto anche d'impegno, ma niente da fare. Anche se mi prendo un buon margine, potete esserne certi che arrivo con un buon quarto d'ora accademico di ritardo.

E' strano perché è un difetto che non sopporto nelle altre persone, per non parlare poi se devo aspettare dei mezzi pubblici, treno in primis.
Che sia un appuntamento di lavoro, oppure galante, il risultato non cambia. Chiedete pure a mia moglie.

Mi ricordo che anche in compagnia questi miei ripetuti ritardi giustamente irritava i più. C'è da dire però che poi mi faccio amorevolmente perdonare. Ma questo non mi giustifica.

Spero solo che non venga introdotto come reato, altrimenti rischierei di arrivare in ritardo alla mia udienza!

5 commenti:

Anonimo ha detto...

confermo che è sempre stato in ritardo fin dalle prime uscite da bambini per andare alla sagra paesana!!!
Gianfranco

Anonimo ha detto...

No comment ;)...by Adè

Anonimo ha detto...

In realtà siamo in orario solo per un secondo....prima in anticipo poi in ritardo!!! Baci Elena
Ps:qui nevica!!!!

Fred ha detto...

L'importante è essere puntuali rispetto alla propria vita e, mi pare, qui non sbagli!

Anonimo ha detto...

Mi consola sapere che non sono sola !!! Anche io: perennemente in ritardo, con gli eventi sempre contro. Mi ricordo il giorno 01 Ottobre 1976, ovvero il mio primissimo giorno di scuola. Mio padre tira fuori la cinepresa delle grandi occasioni e comincia a filmare mia mamma ed io che ci avviamo al galoppo verso la scuola... e sono gia' le 08.35 !!! Mi sono informata ed ho scoperto che la predisposizione al ritardo è genetico ed ereditario. MA ALLORA NON E' COLPA MIA ! Meno male, che consolazione. Pensavo di essere io....da Roberta Zennaro.