Le grida di eccitazione dei bimbi, accompagnate dalla voce orecchiabile di mia moglie, mi fanno pensare però che c'è qualcosa di diverso. Strano non ricordo che ci siano compleanni o avvenimenti particolari da festeggiare.
Li raggiungo in soggiorno. Li trovo tutti e tre appiccicati al vetro della finestra. Nevica.
Anche se manca un mese al Natale, è sempre piacevole vedere un paesaggio incantato. Allo stesso tempo affiora in me anche una preoccupazione. La neve normalmente oltre alla gioia porta anche disagi. Ecco che allora accelero i ritmi, non si sa mai.
Caffè al volo, veloce doccia ed esco.
Arrivato all'imbarcadero ecco un un secondo segnale. La navigazione ha subito dei cambiamenti causa acqua alta. Invece del solito giro circolare, il battello farà solo il Canal Grande. Neanche male, poteva andare peggio.
Arrivo in stazione che manca un quarto d'ora alla partenza del treno. Più che manca, mancherebbe, visto che alzando gli occhi verso il tabellone degli orari, sembra di essere alla lotteria con estrazione impazzita. Tutti i treni in ritardo, quello minimo è di venti cinque minuti.
Sono tra i fortunati. Il mio ne ha soli trentotto.
Alle 10.58 sto per partire. Incrocio le dita. Considerando com'è iniziata la giornata, ci sono tutti le avvisaglie che era preferibile starsene a casa sotto il piumone.
1 commenti:
Ciao Andrea
non sottovalutarti, quando serve....sai essere anche puntuale!!!
Ps: da noi ha nevicato ieri.
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