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mercoledì 4 novembre 2009

Allarme acqua alta

Vento, presente.
Pioggia pure.
Previsioni maree confermate.
Squarcio delle sirene in piena notte, udito.

Non manca nulla e il livello dell'acqua inizia ad alzarsi. La punta massima dovrebbe arrivare attorno ai 110 cm. Domani idem. Dopo domani ancor peggio. Diciamo che per l'intera settimana ci sarà da divertirsi.

Un rituale ormai consolidato. Stivali alti da pescatore preparati. Ripasso mentale, delle strade alternative per raggiungere i luoghi di destinazione, fatto. Se non fosse per i danni che sistematicamente provocano le maree eccezionali, il tutto potrebbe avere un suo fascino. Non per altro durante queste giornate s'incontrano turisti eccitati come se fossero all'Acquafan di Riccione. Anche per qualche giovane locale può essere fonte di giovamento, qualora l'audacia lo porti con gesti di antica cavalleria a portare in salvo qualche giovane donna, che nell'impossibilità di affondare le proprie decoltè con il tacco, gli si aggrappa sulla schiena per traghettare da una calle ad un'altra, nei punti più impervi.

Resta il fatto comunque, che in questi giorni la vita in laguna già di per sé atipica, raggiunge la sua massima espressione di unicità.
Per fortuna "a breve" il M.O.S.E ci salverà e tutto questo sarà solo un ricordo per i nostri figli. Nel frattempo proporrei solo di sostituire l'angosciante sirena che segnala il fenomeno dell'acqua alta, attualmente più assimilabile con quella degli attacchi dei bombardiere durante la seconda guerra mondiale, con qualcosa di più orecchiabile, non so, Un profumo di mare cantata da Little Tony nella sigla di Love Boat di parecchi anni fa non sarebbe male.
Che dite?



martedì 25 novembre 2008

Segnali

Mi permetto di svegliarmi mezz'ora dopo del solito. Ho un appuntamento a Milano per le 14.30, ho il tempo necessario per prepararmi con calma e raccogliere un po' di idee.
Le grida di eccitazione dei bimbi, accompagnate dalla voce orecchiabile di mia moglie, mi fanno pensare però che c'è qualcosa di diverso. Strano non ricordo che ci siano compleanni o avvenimenti particolari da festeggiare.

Li raggiungo in soggiorno. Li trovo tutti e tre appiccicati al vetro della finestra. Nevica.
Anche se manca un mese al Natale, è sempre piacevole vedere un paesaggio incantato. Allo stesso tempo affiora in me anche una preoccupazione. La neve normalmente oltre alla gioia porta anche disagi. Ecco che allora accelero i ritmi, non si sa mai.
Caffè al volo, veloce doccia ed esco.

Arrivato all'imbarcadero ecco un un secondo segnale. La navigazione ha subito dei cambiamenti causa acqua alta. Invece del solito giro circolare, il battello farà solo il Canal Grande. Neanche male, poteva andare peggio.

Arrivo in stazione che manca un quarto d'ora alla partenza del treno. Più che manca, mancherebbe, visto che alzando gli occhi verso il tabellone degli orari, sembra di essere alla lotteria con estrazione impazzita. Tutti i treni in ritardo, quello minimo è di venti cinque minuti.

Sono tra i fortunati. Il mio ne ha soli trentotto.
Alle 10.58 sto per partire. Incrocio le dita. Considerando com'è iniziata la giornata, ci sono tutti le avvisaglie che era preferibile starsene a casa sotto il piumone.

lunedì 6 ottobre 2008

Notti Magiche!

Dedicato ai genitori con prole piccola.


Ore 1.20 il primo pianto, il primo risveglio. Biberon con latte ed emergenza rientrata. 02.53 secondo risveglio, con pianto d’intensità maggiore. Occorre intervenire immediatamente, il procrastinarsi del richiamo potrebbe risvegliare anche il fratello e in questa malaugurata ipotesi si potrebbe accendere stereo, luci e ostrobo e dar inizio alla festa. Servono due mezzi biberon di latte per arginare la situazione. Dopo 15 minuti il silenzio torna sovrano, aimè per poco.


05.15, sembra di avvertire la sirena dell’acqua alta di San Marco. E’ “solo” la piccola, questa volta non sembra ben intenzionata a riprendere la strada segnata da Morfeo. La portiamo in camera con noi, ma la fase del gioco è iniziata: bambole, sonaglini, libri per distrarla. Il tutto non è sufficiente per lei lai giornata è iniziata. A questo punto non rimane che alzarsi, preparare la colazione e “sorridere” al nuovo giorno. Intanto da lì a poco sarebbe suonata anche la sveglia delle 06.00 che mi avrebbe avvisato, qualora ce ne fosse stato bisogno che dovevo smetterla di dormire come un orso in letargo e che il lavoro mi aspettava.


Niente male è lunedì mattina, arrivo da un week end riposatissimo ed ora inizia una tranquilla settimana. Cosa vuoi di più dalla vita… una camomilla, grazie!