martedì 22 marzo 2011

"Attacco" alla Fortezza



Il primo febbraio di quest’anno l’avevamo annunciato.

Oggi si è compiuto.

12 ore. 786 chilometri. Un quantitativo di entusiasmo non quantificabile. Pazzia quanto basta.

Inoltre, 2 città differenti di partenza accomunate da un “Ve”: Venezia e Verona. Un luogo d’incontro ai confini della fantasia: Villamarzana. Una destinazione ai limiti dell’impresa: Cortona.

Lui con la sua (nuova) reflex. Io, moleskine e bic (consumata).

Un caffé prima di Bologna e poi via verso Roncobilaccio, stranamente privo di rallentamenti. Ore 11.30 si entra in territorio toscano. Il meteo è rispettoso del calendario. Ammirare il paesaggio di questa regione il secondo giorno di primavera è come vedere la propria amata indossare l’abito nuziale. Sensazione unica. Irripetibile, per alcuni.

Arrivati. E’ l’ora di pranzo. E’ ORA.
Raccolte un paio d’informazioni, ci si dirige a mangiare. Le due meno dieci scatta l’operazione. Si sale di un centinaio di metri in altitudine. Pure l’adrenalina aumenta. Da lì a poco l'incontro.

Eccoci! Alle nostre spalle una panoramica dall’alto delle terre di Dante. Di fronte a noi la Fortezza del Girifalco. Il luogo predestinato per accogliere le prove del nuovo tour. Quale tour? Dimenticavo vi manca un elemento. Anzi il soggetto. Lorenzo “Jovanotti” Cherubini.

Rimaniamo quasi estasiati. La Fortezza è completamente chiusa. Non c’è la presenza di nessuno. Niente musica. Gli unici suoni sono i cinguettii degli uccelli.

Siamo in ritardo. La voce che speravamo infondata si è rivelata vera. Dopo un paio di settimane le prove si sono concluse ufficialmente ieri. Sembra la sceneggiatura di un film. Ricorda un po’ il finale di Basilicata Coast to Coast.

Ci guardiamo. Qualche istante di silenzio. Poi un lieve sorriso che piano piano si trasforma in una contagiosa risata. Non siamo riusciti ad incontrarlo. O meglio, forse non era destino che dovessimo incontrarlo. D’altronde non eravamo riusciti ad avvisarlo del nostro arrivo.

Tutto d’un tratto però, ciò che doveva essere il fine del viaggio - l’intervista a Lorenzo - diventa il mezzo. Diventa il mezzo di una giornata che ci siamo regalati. Oggi saremo potuti arrivare ovunque, ma forse non era ciò che completamente volevamo.

Durante il viaggio abbiamo condiviso. Parlato. Riso. Posti domande. Abbozzate risposte.

E’ stato qualcosa di rigenerante. Mistico, perché no!

Ripeteremo. Magari il prossimo anno avvisiamo però. Che ne dici Fred?

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ti consiglio un'altra città fortezza: Palmanova fondata dalla Repubblica di Venezia nel 1593

Anonimo ha detto...

ma Jovanotti? ci lasci con il fiato sospeso?

Anonimo ha detto...

Peccato, poteva andare meglio !!! Avvisate al prossimo attacco ragazzi...