giovedì 28 aprile 2011

L'intervista

"Lei cucina?"


"Le piacerebbe migliorare?"


"E' da tanto che non compra una nuova pentola?"


Bene se avete risposto affermativamente (come credo) ad almeno due delle domande sopra indicate, siete ad un passo per l'acquisto di un nuovo set di pentole per la vostra cucina.


Non preoccupatevi per i soldi. Potete pagare in comode rate e comunque c'è sempre la finanziaria di turno che vi viene in soccorso.


Sono fenomenali questi venditori. Simpatici. Gentili. Amichevoli. Ti raggiungono con la scusa di un'intervista. Un minimo segnale d'interessamento da parte vostra e tra un primo saltato e un arrosto nella casseruola, non rimane che firmare il contratto.


La linea di confine tra l'effettiva esigenza e la necessità indotta è alquanto sottile. Certo che sanno fare molto bene il loro mestiere. Non metto in discussione i prodotti, che in linea di massima sono di apprezzabile qualità, però l'approccio lascia il tempo che trova.


Il telefono fisso è a quasi completo utilizzo degli operatori di telemarketing. La poca posta in arrivo, tralasciando le onnipresenti bollette, sono inviti ad acquisti a prezzi speciali, con tanto di ricchi premi e cotillons. Infine, la periodica visita del venditore porta a porta, l'antesignano del prodotto non richiesto.


Che si tratti di pentole, aspirapolvere o altro ancora, se siete sicuri che non avete bisogno di nulla, pensateci prima di sottoporvi a qualche tipo di intervista/sondaggio. L'arte della persuasione esiste. Eccome. A proposito, avete bisogno di un set da cucina nuovo e mai usato? 

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