giovedì 9 giugno 2011

Tempo di recite

Chi ha figli lo sa bene. Sono giorni frenetici tra recite, saggi ed esibizioni di fine anno. E' la conclusione di un anno. Quello scolastico. Ma ci sono anche i vari corsi di danza, musica e quant'altro che prima della sosta estiva, mettono sul "palco" quanto fatto durante le lezioni.


Tralasciando l'emozione paterna, è interessante l'osservazione dei comportamenti dei diversi bambini. La componente timidezza è presente in molti. Si manifesta in forme diverse. Il toccarsi le mani. Sorrisi impacciati. Sguardi disorientati.


Anche la componente estraneità a quello che sta accadendo si fa spazio. Playback nemmeno simulati. Coreografie appena accennate. Occhi fissi sulla porta d'uscita.


A far da contraltare a ciò, la componente di protagonismo. Ben presente nelle bambine, ma non denigrata da alcuni maschietti. Qui la partecipazione è totale. A metà strada tra Camp Rock e Il mondo di Patty, nuovi potenziali interpreti si dimenano e cantano a tempo di musica.


Diciamo pure che dalla visione di queste recite ci si può fare un'idea di come i caratteri dei bambini reagiscono in modo diverso di fronte ad un pubblico.


Già stavo quasi dimenticandomi perché c'è un pubblico. Rigorosamente formato da genitori, fratelli, nonni e altri parenti vari. E su questo versante lo spettacolo non è da meno. Vedere quanti occhi si illuminano insieme ai flash delle macchine fotografiche e agli obiettivi delle videocamere e telefonini, non è indifferente.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

io quest'anno neanche una...FIU!

Fred ha detto...

...e poi quando ti vedono fra il pubblico dei genitori di solito è finita, si fiondano fuori da qualunque controllo urlando 'mammaaaa, papàaaa...'...