martedì 27 settembre 2011

Ma tu che fai?

Capita di chiederselo. Soprattutto di fronte a certe situazioni problematiche. Persone in difficoltà. Storie complicate. Futuri privi di un domani. E' proprio incontrando tutto ciò, che sembra perdere significato quello che si fa. Se non addirittura apparire inutile.


Gli impegni diventano una perdita di tempo. Le attività un gioco. Mentre là fuori tutto "brucia".


Però non credo si pecchi d'indifferenza, se proprio in talune circostanze ognuno inizia a dare il meglio di sé. In quello che sta facendo. In quello che è nelle sue possibilità. Se c'è un'etica nel lavoro, nei confronti di sé stessi, è il momento propizio per tirarla fuori.


Un maestro dovrà essere ancora più bravo nel trasmettere il proprio sapere. Un dirigente ancora più bravo nel trovare le soluzioni per la propria azienda. Un operaio ancora più bravo nell'apportare la propria competenza nel suo lavoro. Un cantastorie ancora più bravo nell'emozionare le persone.


Certo in questo modo non si risolveranno i grandi problemi della Terra, però almeno un piccolo ed infinitesimale contributo nel migliorarne l'aspetto sociale e non, sarà fatto.


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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Dare il meglio di sé ... se non si può cambiare quello che ci circonda...dobbiamo provare a cambiare noi! by a.

rigoisabella ha detto...

io voglio una maglia con scritto "io non annego!" ... o forse è meglio "sto annegando" che dici si trova pure quello che ti mette il piede in testa?