In tutto ciò lui di certo non l'aiutava. L'ascoltava pure. Semplicemente non capiva. Questo non capire non faceva che alimentare un distacco. Sempre più grande. Sempre più pericoloso.
Intanto il tempo passava, se non che un giorno lei decise di riappropriarsi della sua vita. Lo fece nel modo più naturale, guardandosi allo specchio. E' lì che capì con chiarezza che stava soffocando la sua esistenza. Per chi? Per cosa?
Aspettò che lui tornasse. Si guardarono, dopodiché le parole presero il posto dei pensieri. Tante parole. Incessanti parole. Alcune spigolose. Altre più morbide, ma erano tutte quelle parole che non si erano più scambiati. Poi un pausa. Uno sguardo intenso e delle lacrime. Infine, come un arcobaleno, il sorriso. Prima di lei. Dopo di lui.
Si abbracciarono, dopodiché tenendosi per mano uscirono di casa. Fu così che iniziarono il loro vero viaggio d'amore. Un viaggio che avevano iniziato quando si erano conosciuti, ma che poi avevano dimenticato di continuare.
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