giovedì 15 dicembre 2011

La notte porta consigli

Anche troppi, certe volte.


Si era coricato da un paio d'ore. Immediatamente il sonno lo aveva sorpreso, catturandolo in uno stato di profondo riposo. Apparente però. Alla mezzanotte da poco passata, come in un incantesimo rovesciato gli occhi iniziarono a puntare il soffitto. Solo il buio, lo convinse che era il caso di richiuderli, ma il pensiero non era assolutamente della stessa idea.


Iniziarono così a sfrecciargli idee, interrogativi e qualche risposta. Più si concentrava nel voler riaddormentarsi, più la sua mente assumeva l'attenzione degna di una riunione plenaria. Il tempo trascorreva inesorabilmente, ma del sonno nessun segnale. Mentre erano i progetti, le ipotesi e le valutazioni a farsi sempre più strada. Questa cosa non lo agitava, anzi gli sembrava un modo diverso per vivere la notte. 


Ad un certo punto però, quando l'orologio sembrava più incline al giorno, pensò pure di abbandonare il letto. Magari per mettere su carta tutti quei consigli. Desistette, dal momento che comunque il corpo sembrava avvertire un torpore di stanchezza non indifferente.


Quando oramai la rassegnazione aveva preso il sopravvento, il totale cedimento. Solo al terzo tentativo di allarme della sveglia, riprese coscienza e la consapevolezza che doveva alzarsi. 


A stento si trascinò in cucina per la colazione. Sul tavolo ad attenderlo quel poco che era rimasto della peperonata della cena della sera prima. Tutto gli risultò più chiaro. Compresa la notte trascorsa in bianco.

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