Gli autori di questa edizione del Festival di Sanremo sono stati soppiantati da una schiera di persone normali che in un evidente imbarazzo e incredulità di fronte a ciò che accadeva, ha saputo reagire nel modo migliore: utilizzare l'ironia.
E' così che graffianti battute alternate a divertenti riflessioni hanno reso non solo digeribile la trasmissione, ma anche l'unica modalità per poterne sopportare la visione. Ora ho capito perché i comici prendono spunto, quando non saccheggiano, ciò che viene scritto su Twitter. Praticamente è un naturale serbatoio di potenziali autori. Certo i tweet non servono solo a questo. Hanno finalità molto più nobili se confrontate all'utilizzo ad esempio che ne viene fatto dalle zone di guerra. Comunque sia, ieri sera ha confermato, qualora ce ne fosse stato bisogno, che è il social network per eccellenza per commentare un evento in diretta.
Quasi dimenticavo su Twitter si è parlato anche di canzoni. Meno del previsto dal momento che l'allucinante sermone di Celentano ha occupato più di un terzo della serata. Rimane solo l'amarezza per una produzione televisiva il cui rapporto qualità/costi è tragicamente sbilanciata a favore dei secondi. Ma questo è un altro capitolo. Sicuramente meno ironico.
1 commenti:
E' già molto che ci sia qualche lato bello.Io non ho visto la serata ma mi è giunta voce che l'ingresso è stato tra esplosioni ,spari e scene di guerra...Che dire, considerato tutto ciò non ci resta che sperare di sentire qualche bella canzone...
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