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lunedì 30 gennaio 2012

Quel clima da costruire

E' l'elemento differenziante. Quello che misura se stai bene o meno. Felice o quantomeno sereno, dall'essere triste o a disagio. E' quel clima che non si può prevedere. Costruire sì. Con impegno. Con entusiasmo. Con la volontà di perseguire un progetto comune. Alcune volte può apparire un'impresa, ma forse proprio per questo è di vitale importanza.


Quanto negli affetti che nel lavoro alimenta la bellezza nel fare qualcosa, nel condividerla con qualcuno, nell'essere ciò che si è. Pregi e difetti compresi. Un buon clima raggiunto nelle relazioni strappa un sorriso. Rimargina una ferita. Allevia un dolore e spinge a migliorarsi. 


In un buon clima non ci si sente giudicati. Semmai sostenuti. In un buon clima non c'è spazio per l'aggressività, ma per l'amore. In un buon clima tutto si può affrontare, anche l'imprevisto non desiderato.


Il buon clima è contagioso. Rilassa. Rasserena. Fortifica senza far inaridire. Spinge gli altri a togliere l'armatura e ad usare la forza della propria umanità. Ad un buon clima non ci si stanca mai. Casomai ci si chiede come si è fatto ad andare avanti senza prima.


Per un buon clima serve la volontà di tutti e l'opera dei singoli. Un buon clima non costa nulla, ma ha un valore incommensurabile. Con un buon clima oggi può pure piovere, fuori. E' dentro che rimane acceso uno splendido sole.

lunedì 25 luglio 2011

Parole e silenzi

Non sempre le parole sono sufficienti. Addirittura in alcuni momenti nemmeno escono. Imbrigliate da un'eccessiva permalosità si spengono, lasciando lo spazio ad un silenzio. Ma è un silenzio pieno di astio che non porta molto lontani, anzi alimenta una distanza che si fa stupidamente incolmabile.


Caratteri diversi che prendono posizione. Come in trincea, rimangono nell'attesa del nemico. Peccato che questo nemico non esista è solo il frutto di futili incomprensioni o peggio ancora di sentimenti non espressi.


Sono situazioni che si ripetono. Cambiano gli interlocutori, ma non i risultati. Si modificano gli scenari relazionali, ma non le cattive abitudini. Ancorati sulle proprie posizioni facciamo scorrere momenti che non torneranno. Smarriamo sorrisi che difficilmente rincontreremo.


Eppure forse basterebbe così poco. Ma è proprio quel poco, che essendo così impercettibile non è degno della nostra attenzione. Intanto il chiasso ci circonda e noi torniamo impauriti dietro le nostre barricate.

lunedì 11 gennaio 2010

Ricomincio da tre

Rieccoci!
Con qualche chilo in più, colpa delle notevoli calorie ingerite e di un fisico che si è ben abituato al passaggio dalla poltrona al divano, sono di nuovo qui.
Al di là di questa parentesi di riposo dedicata all'enogastronomia, ma soprattutto al ricontatto con le mie radici, ammetto che faccio ancora un po' fatica a rendermi conto che un nuovo anno è iniziato. Sarà che il mio calendario temporale è sfasato e si rifà molto a quello scolastico, per me il vero capodanno avviene a settembre con la fine dell'estate e l'arrivo di un colorito autunno.

Detto questo, parafrasando il buon Massimo Troisi, ricomincio da tre!
Già, dal momento che per me l'anno non è ancora terminato voglio ripartire da tre punti che ho cercato di seguire nel 2009 e che voglio continuare, se non addirittura ampliare, con questo 2010 che, almeno a livello estetico come mi ha fatto notare un amico, è una numerazione bella da vedere.

Quindi ricomincio da:

1. la scrittura - linfa vitale di questo mio periodo di vita, mi permette di comunicare quotidianamente impressioni, pensieri e sentimenti che non avrei mai pensato di essere in grado di manifestare. Lunga vita al blog e non solo. Questo 2010 vuole essere anche un'ulteriore sfida sulle diverse sfaccettature che la scrittura permette di fare. Tenetevi pronti.

2. le relazioni - è il punto nevralgico dell'esistenza. Ho avuto il piacere di conoscere e scoprire persone Grandi. Uomini con idee. Esseri umani con forti ideali, umili nel loro apparire, ma agguerriti nelle loro battaglie quotidiane.

3. i sogni - quelli realizzabili. Quelli che permettono di vivere meglio. Quelli che trasformano una passione in un lavoro ed emanano energia positiva, vitale in coloro che con tutta la loro determinazione li perseguono e in tutti gli altri che ne vengono in contatto. Questo è l'essenza di un circolo virtuoso. Sognare, avere dei progetti e avere il coraggio e la forza di realizzarli.

Ecco ricomincio proprio da qui, cercando di vivere ogni giorno di questo nuovo anno come fosse un giorno di festa, un giorno importante da festeggiare. Come in Alice nel Paese delle Meraviglie dove si festeggia per trecentosessantaquattro giorni un buon non compleanno.


lunedì 4 maggio 2009

The Power of Love

L'Amore, l'arma più potente che abbiamo a disposizione, ma che spesso e volentieri dimentichiamo di usare.

Se ci pensiamo gran parte delle cose brutte che ci accadono, che ci circondano, sono conseguenza di un'assenza di Amore.
Arrabbiature, tensioni, malumori non sono altro che segnali di allerta. Rappresentano la nostra spia della riserva. Ci indicano che dobbiamo fermarci per ricaricare il nostro cuore d'Amore.

Amore verso il nostro partner. Amore verso i nostri famigliari. Amore verso i nostri amici. Amore verso gli altri. Amore verso noi stessi.

C'è bisogno di tanto amore per rendere piacevole la nostra esistenza e di tutti quelli che ci circondano. Innamoriamoci. Facciamo innamorare e viviamo nel pieno stordimento d'Amor.


giovedì 26 marzo 2009

In continuo corteggiamento

Non so se sia la soluzione ai problemi di coppia, certamente però può contribuire a rafforzarne la relazione.

Sto parlando del corteggiamento, di quel momento sublime, dove diamo il meglio di noi stessi (almeno parlo per il sesso maschile che conosco meglio).
Nei primi appuntamenti c'è quell'energia, quell'entusiasmo che spesso si perdono in una fase avanzata di relazione di coppia.

Ma allora perché non continuare in questo corteggiamento. Far si che ogni giorno sia il primo giorno, la prima uscita. Mantenere quello stato di inebriatezza che ci fa stare bene e fa star bene. Non dimenticare lo sguardo della prima volta che l'abbiamo vista, sognata, desiderata. Ubriacarsi d'amore.

Cos'è che ci impedisce di farlo?

Certo le pressioni delle incombenze quotidiane spesso ci fanno perdere di vista la bellezza della vita, ma non sarà certo un impegno di lavoro, una bolletta da pagare, un capriccio di un figlio, l'impertinenza di una suocera a fermarci.

Quindi ripartiamo. Riprendiamo le fila di un corteggiamento che non deve finire mai.

A tal proposito ora esco. Tornerò con un fiore, con una rosa.