mercoledì 24 novembre 2010

Provocazione sonora

Anche la quarta edizione di X Factor si è conclusa.
Vincitore e vinti sono stati proclamati. Fin qui tutto fila. E' una gara. E' uno show. E' un talent show. Ma questo format televisivo è veramente premiante per la musica?


Andiamo oltre, anzi facciamo un passo indietro. Hard disk pieni di file musicali. Download sfrenati. Intere discografie pronte per essere ascoltate. Solo pronte, dal momento che nella maggior parte dei casi vengono esclusivamente parcheggiate lì. Ma la digitalizzazione delle canzoni, ha aiutato la musica?


E poi, emittenti radiofoniche diverse con la medesima programmazione musicale. Che beneficio ne trae la musica?  


Televisione, web e radio. Tre media che dovrebbero garantire pluralismo, qualità, rinnovamento. Invece il meccanismo è inceppato. Sembra quasi accelerare il collasso di un modello discografico allo sbando. E se il problema fosse proprio l'attuale approccio dell'industria discografica. Già nell'utilizzo del termine industria, parlando in gergo musicale, c'è qualcosa che stona.


Quale può essere il nuovo modello per valorizzare la musica? Un sistema che rimetta al centro l'artista non i mezzi di fruizione sonora. E' questa la vera sfida per chi ama la musica. 


La soluzione non è semplice. Forse la giusta strada non è ancora segnata. Comunque sia c'è una piacevole coincidenza. A pochi giorni dalla conclusione del talent musicale di Rai 2, a Faenza aprirà venerdì i battenti la quattordicesima edizione del MEI - Meeting degli Indipendenti. Forse nemmeno lì troveremo una risposta risolutiva, però magari qualche spunto di riflessione sì.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

a me ascoltare musica su youtube piace. per il resto non la scarico, ho i miei vecchi cd.

mi chiamo jovanotti e faccio il dj, non vado mai a dormire prima delle 6