martedì 15 novembre 2011

15 novembre

In fondo non è poi così tutto cambiato. O forse sì, ma poco importa. Di quegli anni ricordo la timidezza ed essere il festeggiato di certo non aiutava. Un po' di amici il pomeriggio. Diversi parenti la sera. L'entusiasmo nello scartare i regali. La foto di rito dietro la torta, magari ripetuta più volte. Giusto per immortalare quel soffio nello spegnere le candeline.


La nebbia era immancabile. Poteva allontanarsi un paio d'ore per il pranzo, ma ritornava repentina come a non voler perdersi l'appuntamento. Ricordo anche gli auguri al telefono. Qualche zia lontana da casa. 


Le sensazioni più belle però erano quelle legate al risveglio e del fine giornata. Il primo perché racchiudeva tutta l'attesa. Il secondo perché comunque era una forma di liberazione. Il numero 16 prendeva possesso del calendario, rimandando il tutto all'anno avvenire.


La cosa che mi faceva più gioire era un augurio inatteso. Quello che mi rammaricava di più era un mancato augurio atteso. Però alla fine le cose si bilanciavano e subito ero pronto a giustificare chi non avesse memoria, sentendomi parte in causa.


Comunque sia trovavo riduttivo allora come lo trovo riduttivo adesso festeggiare una persona solo per quelle ventiquattro ore. Che poi erano meno visti i tempi tecnici dedicati al sonno. Forse è per questo che ogni tanto intono un "tanti auguri a te", a prescindere che ci sia un festeggiamento ufficiale. 


Intanto a quei ricordi attorno ai nove anni, se ne sono aggiunti un'altra trentina, ma quel bravo ragazzo continuano a cantarmelo.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

perchè è un bravo ragazzo! ...perchè èun bravo ragazzo!!...... tanti auguri andrea!!!bya.

Anonimo ha detto...

Oggi hai un anno di piu', ma tutto sommato 39 non sono poi cosi' tanti.
AUGURIII!!!
Ale

Mobizu ha detto...

E come potevano mancare gli auguri dai mobizu !!! ....xchè è 1 bravo ragasso...