mercoledì 23 novembre 2011

Lava e ammira

La piazza si è trasferita in lavanderia. Potrei esordire così. Certo una provocazione, ma non troppo. Già perché effettivamente sono diventati dei punti d'incontro. Di lettura. Di conversazione o di pura osservazione. Sto parlando delle lavanderie a gettoni, anni fa associabili solo all'American Style, ora in voga anche nel nostro Paese.


Ed ecco che mentre i panni volteggiano nell'acqua, distaccata l'attenzione dai giri ipnotici della lavatrice, ci si può intrattenere in differenti modi. Le pagine di datate riviste si sfogliano lentamente. Le parole con un nuovo conoscente si scandiscono allegramente. Gli sguardi rubati sull'ultimo arrivato si sovrappongono ripetutamente.


Intanto la lavatrice gira, il tempo trascorre e nuovi momenti vengono immortalati nella nostra memoria. In questo microcosmo d'ambiente si ricreano le situazioni più disparate. La giovane madre che disegna con i figli su un album già colorato. Il distinto signore che dialoga con l'amico non ancora stanco. Il single che ha rinunciato alle tentazioni della madre e quella donna di una terra lontana, alla quale i pensieri sfuggono dai suoi lineamenti.


Insomma non saranno certo il centro del mondo, però queste lavanderie a gettoni un punto di sperimentazione sociologica in alcuni quartieri lo sono.


P.S. Questo video invece è un regalo per tutte quelle mie compagne di classe di una lontana prima superiore.




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