martedì 8 novembre 2011

Terza, quarta e quinta ora: Musica

Dovrebbe essere una cosa assodata. Come si insegna l'italiano, la matematica, l'informatica (si tenta), le lingue straniere (si tenta!), lo sport (si tenta?) e le altre differenti materie, così dovrebbe essere per la musica.


E' un linguaggio. E' internazionale. E' un'arte. E' civiltà e supera le barriere del tempo. Servono altri buoni motivi? Forse sì, dal momento che la musica è relegata ancora a quelle poche ore di educazione musicale, che nonostante gli sforzi di alcuni professori, non vanno più in là di un saggio di flauto o melodica di fine d'anno. E poi si dovrebbe iniziare fin da bambini. Con la scuola elementare o prima meglio ancora.


Si dovrebbero presentare ai ragazzi le diverse tipologie di strumenti. Farglieli conoscere. Cercare di capire quali sono le loro inclinazioni musicali. Farglieli provare. Iniziare un percorso di avvicinamento. In ogni scuola prevederei l'obbligo di una banda. La formazione di gruppi musicali. L'istituzione di un'orchestra. 


Imparare uno strumento. Dovrebbe essere inserito in un piano di studi. Dovrebbe essere un diritto per uno studente. Però non dovrebbe essere l'ennesimo tentativo. Dovrebbe essere fatto. Fatto e bene. Abbiamo bisogno di comunicare e la lingua italiana non è più sufficiente per parlare con tutti.


Intanto la campanella (almeno lei) suona.


Photo Credits

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Condivido in pieno!! by a.