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giovedì 12 aprile 2012

Carezze d'aria

Certo che quel vento aveva qualcosa di particolare. Si gettava sui corpi delle persone come una magica energia. Ne rendeva i movimenti morbidi. Faceva apparire sinuosi, semplici goffi gesti. 


Accarezzando il terreno depositava germogli di vitalità. Riprendendo il suo volo verso il cielo spazzava via pensieri di intensa complicanza. In questo suo continuo alzarsi e scendere innescava ritmi sonori piacevoli. Come una fisarmonica ad ogni passaggio faceva scaturire una nota. 


Gli sguardi sorpresi dei passanti assumevano pian piano un tono di compiacimento. Non riuscivano ancora a definire cosa stesse succedendo, ma in loro non c'era paura. Solo un sentimento di profonda serenità.


Anche l'aquilone di un innocente bambino, dopo un inizio di mancanza di controllo, disegnava nell'aria forme mai viste. Il suo danzare da un punto all'altro regalava una nuova forma d'arte.


Era un risveglio. Totale. Globale. In grado di rendere reale tutto ciò che sembrava impossibile. Era uno slancio verso il futuro. O forse solamente un ritorno alle proprie origini.


Intanto continuava a soffiare.

giovedì 3 novembre 2011

Con la mano nell'aria

Forse tutti lo hanno fatto da bambini. In tanti lo fanno ancora da adulti. Quella mano che gioca nell'aria. Che compie acrobazie degne delle Frecce Tricolori. Che realizza le più svariate forme con la complicità della fantasia. Che rimbalza nell'aria come farebbe un surfista californiano.

Basta un po' di velocità e quella mano decolla nel cielo per poi planare e ridisegnare nuove traiettorie. Nuovi confini. Il braccio funge da unico legame con il terreno. Come lo è il filo per un aquilone. Nonostante ciò quella mano appare libera di esprimersi. Libera di andare. Libera di volare.

Normalmente non ha molto pubblico. Ha uno spettatore d'eccezione però. E' colui che ha deciso di regalarsi un momento di spensieratezza. Di gioia. Di voglia di creare. E' un gesto o meglio sono più gesti, tutti armoniosamente calibrati. In alcuni casi si vuole riprodurre qualcosa. Nella maggior parte nulla. Ed è proprio allora che si realizzano le forme più straordinarie.

La mano che volteggia nell'aria porta con sé  dei viaggiatori. Sono i pensieri. Quei pensieri che trovano lo spazio di descriversi in una porzione di cielo, ai nostri occhi, infinita.

Vola mano. Vola.