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mercoledì 27 aprile 2011

Il doppio viaggio

E' uno dei luoghi ideali. Mentre il contachilometri avanza, avanzano anche i nostri pensieri. Proprio così, mentre le mani afferrano il volante e lo sguardo è concentrato sulla strada, la mente procede per la sua direzione.


E' il doppio viaggio. Capita quando si affrontano lunghi tratti. Capita nel breve tragitto casa-lavoro. Ad innescarlo basta poco. Una canzone dall'autoradio. Un paesaggio attraversato. Una scena di vita all'incrocio di una via. O molto più semplicemente il silenzio.


E' il fascino del mettersi in movimento. Verso una meta. Oppure no. Comunque sia questo spostamento fisico, ne crea pure uno mentale. Ha qualcosa di spirituale, l'irrazionalità del pensiero nel sentirsi libero di vagare.


Stranezza e piacevolezza. E' forse questo il binomio più rappresentativo di una situazione che non è facile da replicare in contesti diversi. Non succede di fronte alla TV o al monitor di un computer. Necessità proprio di uno spostamento. 


Partire per mettere in moto anche la nostra mente. Poi una volta tornati, come si fa con le fotografie scattate in viaggio, è necessario archiviare i nostri pensieri. Per ricordare. Per condividere. Per accendere il desiderio di una nuova partenza.


(Tornando a casa)

mercoledì 19 novembre 2008

Drive Time

E’ il momento di massima comunicazione. Con noi stessi e con gli altri.

Quando usciamo dai nostri uffici per tornarcene lentamente a casa. E’ lì, in quell'abitacolo della nostra macchinina che inseriamo il pilota automatico e facciamo partire i nostri pensieri, le nostre riflessioni. E’ proprio quello il momento in cui entriamo più in contatto con il nostro io, facendo il bilancio di com’è andata la giornata lavorativa. E’ sempre lì, che entusiasticamente pensiamo a cosa preparare per cena, a dove incontrare gli amici, a che ora passare a prendere lei.

E una volta espletate queste comunicazioni interne, ecco che passiamo alla fase del contatto con l’esterno. Diligentemente posizionata l’auricolare all’orecchio si parte con una serie interminabile di telefonate. Si passa dalla musica ai libri, dai programmi televisivi al cinema, dal calcio ai motori. Ma soprattutto si parla di vita. Di come si sta e di come si vorrebbe stare. Di progetti e di sogni. Di paure e di incertezze.

Di sottofondo c’è sempre la radio, Deejay con la Pina e Diego ad intrattenere le nostre conversazioni. Spesso addirittura fonte di ispirazione. E intanto i km trascorrono e il nostro tornare a casa forse più dolcemente si è fatto.