Sono stanco. Prima di coricarmi mi affaccio, come ogni sera, nella stanza dei bimbi. Li guardo nella penombra. Ascolto il loro respiro. Cerco di captarne i pensieri. Ne catturo solo una sensazione: l'innocenza.
Non si tratta solo di retorica. Non è solo un dibattito inconcludente sulla questione morale. La posta in gioco è molto di più. Onestà, che parolone. Un termine semplice da dire, tremendamente difficile da impersonificare.
Qualche settimana fa ho pure dovuto sostenere un acceso confronto tra la mia visione speranzosa di un mondo migliore e chi forse, non cinicamente, ma solo più concretamente di me, non vede rimedio alle ingiustizie nella nostra esistenza. "Quando tutti sono colpevoli, nessuno è colpevole".
Non può essere così. Non deve essere così. Sono per i lieti fini. Per una giustizia che fa il suo giusto corso. Per l'essenza positiva del genere umano. Però, sono un po' confuso. Sarà colpa della stanchezza di questa giornata che sta volgendo a termine. Sarà.
Mi adagio sul letto e spengo la luce. Inizio a sognare, con la speranza che tutto ciò non rimanga solo tale.
3 commenti:
Betta tra l'altro mi viene da pensare ... sono passati gli anni ma mi sembrava quella della fiction una realtà molto attuale....ma non perdiamoci d'animo
Ho visto anche io la fiction di cui parli e poi il Porta a Porta e una volta tanto non ho dormito con il programma di Vespa...che normalmente mi fa da ninna nanna. Tra la fiction e il talk show, mi sono addormentata con una grande tristezza per la consapevolezza che nulla è cambiato, pur avendo avuto la Repubblica tanti mutamenti!
Presumo che non sia solo la tua stanchezza a crearti confusione ma una triste realtà che tu hai ben evidenziato:" nessuno è mai colpevole dei propri errori"... Guardiamo avanti con fiducia ma sopratutto speranza!!! ciao ciao sister
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