giovedì 12 aprile 2012

Carezze d'aria

Certo che quel vento aveva qualcosa di particolare. Si gettava sui corpi delle persone come una magica energia. Ne rendeva i movimenti morbidi. Faceva apparire sinuosi, semplici goffi gesti. 


Accarezzando il terreno depositava germogli di vitalità. Riprendendo il suo volo verso il cielo spazzava via pensieri di intensa complicanza. In questo suo continuo alzarsi e scendere innescava ritmi sonori piacevoli. Come una fisarmonica ad ogni passaggio faceva scaturire una nota. 


Gli sguardi sorpresi dei passanti assumevano pian piano un tono di compiacimento. Non riuscivano ancora a definire cosa stesse succedendo, ma in loro non c'era paura. Solo un sentimento di profonda serenità.


Anche l'aquilone di un innocente bambino, dopo un inizio di mancanza di controllo, disegnava nell'aria forme mai viste. Il suo danzare da un punto all'altro regalava una nuova forma d'arte.


Era un risveglio. Totale. Globale. In grado di rendere reale tutto ciò che sembrava impossibile. Era uno slancio verso il futuro. O forse solamente un ritorno alle proprie origini.


Intanto continuava a soffiare.

1 commenti:

Chiara C. ha detto...

erano le carezze mai ricevute, le parole mai sussurrate..... quel vento ti concedeva la tenerezza che avresti voluto, ma che la vita non ti avrebbe donato